Personaggi illustri: Antonio Canova

Scritto da Primavera del Prosecco
il giorno 05 Maggio 2017



Il Veneto è patria di artisti illustri, dal Palladio al Giorgione, da Tiziano a Giovanni Battista Cima, da Carlo Goldoni a Lorenzo Da Ponte. Scultori, pittori, scrittori, poeti… Maestri che hanno fatto la storia delle arti in Italia e nel mondo.

Tra questi, non possiamo non ricordare uno scultore e pittore trevigiano, massimo esponente del Neoclassicismo, a cui vogliamo dedicare questo articolo: Antonio Canova.

Il Canova è conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue straordinarie opere, tra le più famose “Amore e Psiche”, “Le tre Grazie”, “Teseo sul minotauro”, e grazie alla sua fama, anche il suo paese natale è ricordato da tutti: Possagno.

Ed è proprio a Possagno che sorge l’ultima opera dell’artista: il Tempio Canoviano. Imponente, maestoso, solenne, sono solo alcuni aggettivi per descrivere la bellezza di questo luogo di culto, che si erge sopra il paese di Possagno, ai piedi del Col Draga. In pieno stile neoclassico, il Tempio è stato progettato dal Canova con la collaborazione dell’Architetto Antonio Diedo, e i lavori di costruzione si sono protratti per undici anni, dal 1819 al 1830. Purtroppo lo scultore non poté vedere la sua opera conclusa, poiché morì nel 1822.


Per celebrare un personaggio così illustre, a Possagno al fianco della casa natale dello scultore, per volere del fratello dell’artista, il Vescovo Giovanni Battista Sartori Canova, è nato nel 1836 il Museo Gipsoteca Anotonio Canova. Il Museo raccoglie i bozzetti e i modelli originali delle sculture del Canova, ed è stato chiamato “Gipsoteca” perché è un termine che deriva dal greco e significa “raccolta di gessi”. Nel 1957 il Museo venne ampliato con un edificio progettato dal grande architetto veneziano Carlo Scarpa. Questo nuovo spazio espositivo è oggi il cuore della Gipsoteca, che ospita ogni anno migliaia di visitatori.

Grazie alla partnership tra la Gipsoteca e la Primavera del Prosecco Superiore, gli ospiti delle Mostre, ritirando i buoni presso gli Info Point, possono visitare il Museo con uno sconto sul biglietto d’entrata. Allo stesso modo, i visitatori del Museo ricevono un buono per una degustazione di un calice di Conegliano Valdobbiadene Docg da utilizzare presso una delle Mostre della Rassegna.

Commenti sull'articolo

  1. Una storia strana. Io mi chiamo Canova Giuseppe e ho 74 anni, mio padre era Canova Elmidores morto nel 1997 e aveva 87 anni, suo padre mio nonno si chiamava Canova Pietro e mia nonna Clelia in Canova ma cognome da nubile Marcanzan. Pietro e Clelia se non erro ho scoperto oggi che si chiamavano anche così i genitori dello scultore Canova Antonio. Mio bisnonno si chiamava Canova Andrea e decedette a metà degli anni 30. Padre e madre di Canova Antonio portavano anche gli stessi nomi dei miei nonni. E’ una fatalità ? Mio padre e il fratello mio zio di nome Canova Millo assomigliavano molto a autoritratti del Canova Antonio. Da piccolo mi dicevano che erano parenti nati a Vicenza.

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